Attività Letterarie, conferenze e mostre

“L’eredità tenorile della tradizione emiliana incontra la cultura coreana: Documentario, mostra e convegno”

in collaborazione con Conservatorio Nicolini di Piacenza e Regione Emilia Romagna

L’Emilia-Romagna oltre che una regione di vasta e importante cultura, natura ed enogastronomia è anche una terra di musica. Non solo perché molti cantanti rock e pop attuali sono nati qui. Questa non è solo la terra di Luciano Ligabue, Zucchero, Vasco Rossi, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Samuele Bersani, Laura Pausini, Luca Carboni, Cesare Cremonini… per non dimenticare le grandi orchestre di liscio prima fra tutte quella dell’indimenticato Casadei.  Il patrimonio musicale della nostra terra è ricco di varietà che hanno segnato la storia della cultura musicale della nostra regione. In Emilia-Romagna la musica ha sempre giocato un ruolo fondamentale. Qui sulla nostra terra nasce Giuseppe Verdi, artista immortale a cui Parma dedica ogni anno un festival e la cui musica è tutt’oggi riconosciuta a livello internazionale decretandolo uno degli artisti più famosi in tutto il mondo. E come lui Girolamo Frescobaldi o il direttore d’orchestra Arturo Toscanini einfine l’altrettanto grande tenore Luciano Pavarotti. Sempre in terra emiliana sono sbocciati cantanti come Mirella Freni, Leo Nucci, Sonia Ganassi, Luca Salsi e i nostri tre tenori piacentini Italo Cristalli Castel San Giovanni (PC) 1879 – Castel San Giovanni (PC) 1932, Gianni Poggi Piacenza 1921 – Piacenza 1989 e Flaviano Labò Borgonovo Val Tidone (PC) 1927 – Melegnano (MI) 1991. Ad attrarre il maggior numero di studenti stranieri in Italia, è quindi uno strumento a due corde: la voce. Frotte di giovani orientali, soprattutto dalla Corea del Sud e dalla Cina raggiungono i nostri conservatori per studiare canto e melodramma: un’invenzione tutta italiana e perlopiù in italiano. Fra le mete predilette per lo studio del canto ci sono i Conservatori Emiliani. E proprio con la Corea del Sud nascono le prime convenzioni con i Conservatori a dimostrazione di come le due culture si stanno incontrando e scambiando informazioni. Il documentario, la mostra e il convegno sono il nostro strumento per favorire il recupero e la valorizzazione sia della cultura popolare, della storia e delle tradizioni locali emiliano-romagnole sia di altre culture, (in questo caso Coreana e Cinese) fortemente presenti nella nostra regione; inoltre è proprio dai conservatori che parte la possibilità di sostenere la realizzazione di interventi e progetti finalizzati a promuovere le espressioni dell’arte contemporanea, la creatività giovanile e la valorizzazione di nuovi talenti; questa trilogia tra Piacenza a Parma è tesa a favorire l’educazione all’ascolto, alla lettura, alla visione, e una maggiore comprensione dei linguaggi e dei mezzi espressivi, soprattutto attraverso iniziative innovative, come i video che tanto oggi sono seguiti e sono il maggior strumento in grado di stimolare la partecipazione dei cittadini e la crescita di imprese creative.

MOSTRA “ASPETTANDO IL DOCUMENTARIO I TRE TENORI CHE DAL PO VARCARONO L’OCEANO”

Giovedì 21 aprile 2022 ore 18  è stata inaugurata la mostra “In attesa del documentario I tre tenori che dal Po varcarono l’oceano”, nella hall del teatro del Conservatorio Giuseppe Nicolini di Piacenza. La mostra è organizzata dalle Muselunghe APS grazie al patrocinio di Confindustria e alla collaborazione del Conservatorio Nicolini di Piacenza e della Regione Emilia Romagna. La mini mostra ha tre pannelli fotografici in cui verrà spiegato in che rapporto sono stati i tre tenori Piacentini Italo Cristalli, Gianni Poggi e Flaviano Labó con il Conservatorio Nicolini. La mostra va considerata come evento collaterale e preliminare del documentario “I tre tenori che dal Po varcarono l’oceano”. Oltre ai tre pannelli espositivi sarà presente il prezioso pianoforte Steinway & Sons costruito a New York nel 1950 con tasti d’avorio appartenuto al M° Gianni Poggi. Per gentile concessione della figlia Leonora Poggi. All’inaugurazione della mini mostra il pianoforte verrà suonato in via del tutto eccezionale dal M° Elio Scaravella che accompagnerà il giovane studente di canto In Suntae che canterà la romanza “Recondita armonia” da Tosca di Puccini. Presenzieranno la direttrice del Conservatorio Maestro Maria Grazia Petrali, la bibliotecaria del Conservatorio dott.ssa Patrizia Florio e l’Assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi. Introduce Giusy Cafari Panico. L’evento è aperto a tutti seguendo le vigenti norme anticovid.  

DANTE, tra cielo e terra

con Giusy Cafari Panico (relatrice) Corrado Calda (attore) Zoe Papas (Soprano) M° Elio Scaravella (Pianoforte)

Non v’è forse cittadino italiano che almeno una volta nella sua vita non si sia cimentato con la lettura della Commedia. Nel 2121, si celebrerà l’ottavo centenario della morte di Dante Alighieri e noi vogliamo condividere un patrimonio di un secolo di letture e di amore di tutte le persone del mondo che hanno letto o studiato la “Divina Commedia”. Il progetto prevede una lettura delle più belle pagine dell’immortale opera del poeta attraverso la voce dell’attore Corrado Calda accompagnato dal pianista M° Elio Scaravella e dal Soprano Zoe Papas . Introduce e commente la serata scrittrice e poetessa Giusy Cafari Panico. Leggere Dante è un modo per celebrare l’universalità dell’opera dantesca, permettendo a chiunque lo desideri, di ascoltare una delle opere più illustri della storia e della cultura italiana

Settembre 2021 “Dante tra Cielo e Terra” viene replicato alla Fortezza da Basso (Firenze) con Giusy Cafari Panico, al leggìo Corrado Calda.

MOSTRA SU GIOVANNI ROSSI MADE IN ITALY

La mostra “Giovanni Rossi – Made in Italy“, è stata allestita a Ponte dell’Olio presso il Corridoio delle Fornaci, recentemente ristrutturato,

L’esposizione racconta la vita straordinaria dell’imprenditore Giovanni Rossi, pioniere, nella prima metà del novecento, della produzione cementifera italiana; ardito capitano di industria, ma anche fautore ante litteram di una politica aziendale attenta ai dipendenti, generosa e solidale. A distanza di quasi un secolo, percorrendo le strade di Ponte dell’Olio, si respira un’atmosfera di autentica venerazione per quest’uomo, attraverso i ricordi tramandati dalle varie generazioni di lavoratori e di concittadini. Il più grande monumento alla sua memoria sono certamente le antiche Fornaci di Ponte dell’Olio, complesso di archeologia industriale di importanza nazionale, oggetto negli ultimi anni di una parziale opera di restauro, dove egli lavorò per decenni prima di inglobare anche la cementeria di Piacenza che porta il suo nome, la Cementirossi, e altre fabbriche del Nord Italia. 

Suddivisa in dodici pannelli e una teca, la mostra sviluppa un percorso di immagini e testi che raccontano non solo il Cavalier Rossi – com’è ancora chiamato dai concittadini dopo più di mezzo secolo dalla sua scomparsa – ma anche il mondo industriale di un’epoca lontana, il territorio della Val Nure, disseminato di miniere, dove lavoravano centinaia di ex contadini e dove sbuffando passava il tramvai, il difficile periodo politico prima, durante e dopo le guerre mondiali, il ciclo della calce e del cemento, i successi dell’imprenditore, a stretto contatto con i grandi dell’epoca quali Enrico Mattei e il Ministro Medici. Foto e testimonianze di prima mano, inoltre, raccontano  le numerose opere filantropiche di Rossi e della sua discendenza. L’ultimo pannello comprende tre tavole in bianco e nero realizzate per l’occasione da Giovanni Freghieri, maestro italiano del fumetto, di natali piacentini, che rappresentano tre episodi salienti della vita di Rossi: il colpo di pistola a cui sfuggì alla fine degli anni venti, la prigione per motivi politici, la stretta di mano con cui concludeva tutti i suoi affari, privilegiando la fiducia e il rapporto umano sulla burocrazia.

La mostra, che fa parte di una trilogia documentaria su Giovanni Rossi (presto sarà on line il documentario e lo spettacolo che portano lo stesso titolo “Giovanni Rossi- Made in Italy”) è frutto di una collaborazione tra il Comune di Ponte dell’Olio e l’Associazione Culturale Muselunghe che ha portato alla vittoria di un bando della Regione Emilia Romagna sulle figure eminenti del novecento emiliano. La trilogia è stata possibile anche per l’intervento di alcuni sponsor tra cui la Confindustria di Piacenza.

Durante l’inaugurazione del 20 dicembre, la mostra verrà illustrata ai presenti dai curatori Giusy Cafari Panico e Roberto Lorenzini dell’Associazione Culturale Muselunghe, alla presenza del Sindaco Alessandro Chiesa e dell’Assessore alla Cultura Fabio Callegari.  Rimarrà a disposizione di un pubblico molto  ristretto – la presentazione è a inviti –  solo per il tempo dell’inaugurazione  a causa delle restrizioni per il covid19, e verrà riproposta senza limitazioni di affluenza e di tempo quando cesserà l’emergenza della pandemia.

POESIE DELLA LUCE E DELL’OMBRA

la raccolta fondi Oncocovid – la prima iniziativa pubblica a Piacenza dopo il dramma del Corona Virus

La raccolta fondi per le squadre Oncocovid è stata un’iniziativa importante, mirata a raccogliere fondi per sostenere le squadre che si occupavano di diagnosi e cura di pazienti affetti da tumori ma non solo, anche da pazienti affetti da COVID-19 nella prima ondata dell’inverno 2020. Queste squadre, composte da medici, infermieri, ricercatori e altro personale sanitario, si sono impegnate in un lavoro difficile e spesso sotto pressione, che richiese molto impegno, dedizione e risorse finanziarie. La raccolta fondi ha dato il suo piccolo contributo a queste squadre per fornire cure di qualità e a continuare a fare progressi nella diagnosi e nella cura di queste malattie. Se vuoi donare puoi farlo anche tu!

NON SONO PETER PARKER… o forse si!

La raccolta fondi per il personale sanitario durante la pandemia

Organizzare una raccolta fondi per il personale sanitario durante la pandemia di COVID-19 è stato un ottimo modo per supportare il personale che lavora in prima linea. Abbiamo scelto un video in collaborazione con il personale sanitario di Piacenza, perché un video è un modo efficace per sensibilizzare la comunità e promuovere la raccolta fondi.